È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il decreto legge n. 149 (Ristori-bis) del 9 novembre 2020.
Il decreto, recuperando il ristoro a soggetti non inclusi nel primo provvedimento, prevede alcune agevolazioni relative ad organizzazioni che si trovino nelle ‘zone arancioni’ o nelle ‘zone rosse’ ed istituisce un fondo straordinario per gli enti del Terzo settore per il 2021.
Agevolazioni e sospensione pagamenti
Proroga dei versamenti delle imposte sui redditi e dell’Irap
I soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, operanti nei settori economici individuati nell’Allegato 1 al d.l. n. 137/2020, che abbiano domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (“zone rosse”) oppure esercenti l’attività di gestione di ristoranti nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (“zona arancione”), è prevista la proroga al 30 aprile 2021 del termine relativo al versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap, dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Ampliamento soggetti beneficiari di contributi a fondo perduto
Com’è noto, il decreto Ristori bis interviene solo dopo pochi giorni dal varo del cosiddetto decreto Ristori, ampliandone la portata. In particolare, viene riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita Iva attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’Allegato 1, includendo anche le attività: 85.51.00 “corsi sportivi e ricreativi”, 85.52.01 “scuole di danza” e 91.01.00 “attività di biblioteche e archivi”.
Sono inoltre riconosciuti contributi a fondo perduto ai soggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno domicilio fiscale o sede operativa in una zona rossa e hanno partita IVA attiva, e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici Ateco riportati nell’Allegato 2 al decreto.
Altri versamenti sospesi
Il decreto sospende i termini che scadono nel mese di novembre 2020 relativi a:
- versamenti di ritenute alla fonte e alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che i soggetti beneficiari operano in qualità di sostituti d’imposta;
- versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto.
I soggetti interessati sono:
- coloro che esercitano le attività economiche sospese menzionate nel dpcm 3 novembre 2020, che abbiano domicilio fiscale, sede legale o sede operativa in qualsiasi area del territorio nazionale;
- quelli che esercitano le attività dei servizi di ristorazione che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto (zone rosse e arancioni
- quelli che operano nei settori economici individuati nell’Allegato 2 al decreto-legge, oppure esercitano l’attività alberghiera, l’attività di agenzia di viaggio o quella di tour operator che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale comprese nelle zone rosse e arancioni.
Inoltre, la sospensione dei versamenti contributivi dovuti nel mese di novembre 2020 si applica anche in favore dei datori di lavoro privati appartenenti ai settori individuati nell’Allegato 1
Il fondo straordinario per gli Enti del Terzo Settore
A chi è dedicato
Il fondo è dedicato ad interventi in favore delle organizzazioni di volontariato (OdV) iscritte nei registri regionali e delle province autonome, delle associazioni di promozione sociale (APS) iscritte nei registri nazionale, regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano, nonché delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), iscritte nella relativa anagrafe.
La dotazione
Il fondo, che prevede una dotazione di70 milioni di euro per il 2021
Come funziona
Il fondo è a gestione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che stabilisce i criteri di ripartizione delle risorse del fondo tra le Regioni e le Province autonome, anche al fine di assicurare l’omogenea applicazione della misura su tutto il territorio nazionale.
In una nota del Forum del Terzo Settore, si riporta
“Il dialogo con il Governo degli ultimi giorni ha portato ad un primo importante risultato. Nel nuovo decreto Ristori infatti è stato istituito un nuovo fondo a sostegno delle organizzazioni di Terzo settore che non svolgono attività di impresa e quindi per le migliaia di associazioni che stanno incontrando grandi difficoltà dato il blocco delle attività determinato dai decreti sull’emergenza sanitaria.” È quanto annunciato dalla portavoce del Forum del Terzo Settore Claudia Fiaschi.
Un intervento tempestivo frutto del confronto avuto nei giorni scorsi con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e il ministro della Salute Roberto Speranza che hanno ascoltato i problemi evidenziati dal Forum del Terzo settore.
“Nello specifico – spiega Fiaschi – sono stati finalmente inseriti nella platea dei beneficiari delle misure di sostegno anche le associazioni e i circoli, inizialmente esclusi perché non in possesso di Partita Iva. Si tratta però di un fondo con una dotazione finanziaria probabilmente insufficiente e che chiederemo venga rafforzato. Siamo fiduciosi che il confronto costruttivo avuto con il governo sulle nuove misure possa proseguire nelle prossime settimane” conclude Claudia Fiaschi.