Voglio stabilire rapporti con la Pubblica Amministrazione

Non è certo con la Riforma del Terzo Settore che si va a strutturare il rapporto tra Enti di Terzo Settore e Pubblica Amministrazione.

Certamente, le normative previgenti sorte fin dall’inizio degli anni Novanta, si pensi ad esempio alla l. 266/1991 per il volontariato e alla 381/1991 per la cooperazione sociale, avevano costituito un pilastro per strutturare i percorsi di esternalizzazione in ambito welfare.

Sicuramente però la Riforma interviene in modo importante su questo ambito, soprattutto a fronte di un’importante novità che estende il terreno della co-programmazione e della co-progettazione sperimentato soprattutto in ambito di politiche sociali a tutte le materie di interesse generale per gli Enti di Terzo Settore.

Si tratta da questo punto di vista di un cambio di paradigma, che offre agli ETS e alla stessa Pubblica Amministrazione la possibilità di leggere il proprio ruolo non soltanto come mero fornitore di servizi esternalizzati e variamente negoziati con convenzioni, appalti ecc., ma come soggetto attivo nella programmazione pubblica per l’analisi e la cooperazione alla costruzione delle politiche pubbliche e alla progettazione degli interventi e dei servizi. Si tratta di un capitolo estremamente interessante tanto appunto sul versante del Terzo Settore, quanto della Pubblica amministrazione per il quale crediamo occorrano almeno tre ingredienti:

  • L’adozione di percorsi che favoriscano la stessa co-programmazione e co-progettazione, la formazione quindi di una cultura su questi aspetti
  • La conoscenza e lo sviluppo di strumenti di governo, anche dal punto di vista amministrativo, dei percorsi di co-programmazione e co-progettazione
  • La formazione delle competenze specifiche necessarie tanto negli attori pubblici quanto in quelli degli ETS
  • La sperimentazione di percorsi, dai quali apprendere elementi di successo e criticità da affrontare

La materia è naturalmente complessa e investe non solo il capitolo convenzioni e i riflessi che il convenzionamento con la Pubblica Amministrazione che regola rapporti finanziari per l’erogazione di attività di interesse generale da parte di ETS, ha anche sotto il profilo fiscale (si veda a riguardo in particolare l’art. 79 del CTS), ma abbraccia naturalmente tutto il capitolo relativo alle modalità e alle regole di affidamento dei servizi e dunque a tutta la materia regolata dal Codice degli Appalti, al capitolo relativo alla partecipazione alle gare e alle procedure di evidenza pubblica da parte dei diversi soggetti di Terzo Settore, con le implicazioni che via via anche la giurisprudenza in materia – nazionale e comunitaria – sta evidenziando.

Si tratta tuttavia di un ambito di estremo interesse che la Riforma intende affrontare e che richiede ormai per gli ETS un livello di conoscenza e di competenza nella gestione degli strumenti sempre più specialistico.

Col nostro portale, abbiamo voluto mettere a disposizione un primo tutorial gratuito per districarsi nella normativa dei nuovi ETS. Non ambisce ad essere una risposta né tantomeno ad esserlo in maniera esaustiva ai diversi interrogativi o problemi che possano emergere.

Puoi fare da subito un primo passo per capire meglio la Riforma e il suo impatto sulla tua organizzazione. Puoi farlo da solo e in modo facile e gratuito. Segui il percorso sulla Riforma nella sezione ‘Come adeguarsi’. In tre semplici passi, selezionando le opzioni che riguardano la dimensione organizzativa, le attività e i committenti del tuo ETS, potrai ricevere sulla tua email una prima risposta articolata su alcune importanti novità della Riforma che, in base alle caratteristiche della tua organizzazione, dovrai considerare nel percorso di adeguamento.

Ma naturalmente, sappiamo bene che la Riforma è molto di più e le organizzazioni spesso hanno strutture e modalità operative complesse. Hanno problemi organizzativi, di sviluppo, di assetto fiscale altrettanto complessi e difficili da interpretare alla luce delle nuove normative. Questo vale ancor più quando si affrontano i problemi relativi ai rapporti con gli Enti Pubblici, alla esternalizzazione dei servizi, alla strumentazione giuridica relativa all’affidamento ad ETS.

Per questo, anche nell’ambito dei rapporti tra ETS e Pubblica Amministrazione abbiamo pensato utile un servizio di consulenza e accompagnamento per approfondire i diversi aspetti connessi alla materia in riferimento anche a problematiche specifiche degli enti.

Se hai quesiti specifici o vuoi che il nostro team segua passo passo la tua organizzazione, puoi richiedere la nostra assistenza. Il nostro modello di lavoro è semplice e può essere riassunto in tre passi:

Passo 1 - Audit

Per poter rispondere alle tue domande, dobbiamo comprendere meglio la tua organizzazione e l’impatto che la Riforma può avere su di essa. Per questo abbiamo pensato che il modo più serio ed efficace sia quello di svolgere un audit presso la tua organizzazione.

L’obiettivo dell’audit è comprendere il fabbisogno consulenziale, anche oltre le specifiche domande che vorrai proporci. La Riforma è infatti molto articolata, incide su tanti aspetti civilistici, organizzativi, fiscali e tributari ecc. e un audit consente di mettere in evidenza tutte le aree e le problematiche da affrontare con consulenze mirate.

Passo 2 - Proposta

A seguito dell’audit ti invieremo una proposta di consulenza per svolgere insieme un percorso di adeguamento alla Riforma. Metteremo a disposizione un piano di consulenza specifico, adatto alle tue necessità e capace di rispondere efficacemente ai problemi e ai dubbi attuativi della Riforma nella tua organizzazione.

La proposta comprenderà anche la previsione della composizione del team di consulenti che ti seguiranno e una preventivazione economica per ricevere il servizio. Non resta che valutare da parte tua la proposta e se accettata, potremo dare avvio alle attività.

Passo 3 - Consulenza

Avendo accettato la nostra proposta di consulenza potrai ricevere il servizio richiesto e rispondere così alle domande di adeguamento della tua organizzazione alla Riforma. La consulenza, lo ricordiamo, è personalizzata, non una consulenza generica sulla Riforma, ma ciò che puntualmente servirà alla tua organizzazione per adeguarsi alle novità normative. Dalle modifiche statutarie, alle valutazioni di natura fiscale e tributaria, alle impostazioni del bilancio e del bilancio sociale, ad una consulenza specifica sul fundraising alla luce della nuova Riforma ecc.

Al termine della consulenza sarai inserito nel portfolio clienti premium, che riceveranno gratuitamente gli aggiornamenti della Riforma e potranno beneficiare di particolari agevolazioni sulle attività e i servizi erogati da Myfundraising srls e IRIS s.a.s.

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